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Nel dicembre 2010, attuammo una manifestazione in cui distribuimmo il seguente volantino.

No all’ISEE per tutte le prestazioni necessarie a compensare la disabilità grave

Senza assistenza personale, ausili e accessibilità i disabili gravi non possono:

  • Andare a letto la sera
  • Girarsi nel letto la notte
  • Alzarsi la mattina
  • Andare in bagno
  • Lavarsi
  • Bere
  • Fare la spesa
  • Mangiare
  • Pulire la casa
  • Telefonare e rispondere al telefono
  • Ritirare la posta
  • Sopravvivere in situazioni di emergenza come incendio, terremoto ecc.
  • Sbrigare le pratiche negli uffici
  • Uscire di casa per qualsiasi motivo senza essere costretti alla reclusione domiciliare
  • Fare esami ed analisi mediche e riabilitazione.

  Insomma avere una grave disabilità è una situazione esistenziale completamente diversa e molto più difficile di quasi tutte le altre.    Ed è una situazione che dura per tutta la vita.    Ovvero è indispensabile far fronte a difficoltà e spese neanche lontanamente paragonabili a quelle, spesso notevoli, di chi, ad esempio, deve mandare i figli all’asilo o a scuola oppure deve pagare l’affitto di casa.   E, al di là delle favole di comodo, purtroppo solo quando non si ricorre ad aspetti fondamentali dell’intelligenza o dell’onestà si può pensare di applicare l’Isee a chi ha l’handicap grave.  Tant’è vero che gli studiosi più attenti del benessere dicono chiaramente che la ricchezza non può essere un criterio valido per misurare il benessere di chi ha una grave disabilità.   Oltre al fatto che le prestazioni erogate per chi ha l’handicap grave sono largamente insufficienti rispetto ai bisogni più elementari. Per cui prevedere l’ISEE con questa inadeguatezza delle prestazioni significa mettere in trappola chi ha un handicap grave.  Nonostante tutto ciò, nella proposta di “legge finanziaria regionale”, la Regione Toscana vuol continuare a fare le pulci con l’Isee a chi ha un handicap grave, seppur con il fumo negli occhi dello “specifico riguardo”.    E la Regione Toscana vuole fare ciò in un contesto in cui, fra l’altro, l’assessore Salvadori ci diceva che non c’erano soldi per l’assistenza personale ai disabili gravi mentre la Procura della Repubblica ha "aperto un fascicolo" perché lui faceva avere alcuni milioni di euro proprio alla cooperativa presieduta dalla moglie.   E sempre lorsignori vogliono fare le pulci ai disabili gravi con l’Isee mentre per un’ora di assistenza danno € 18 alle cooperative che poi fanno avere ai lavoratori soltanto € 5 l’ora nette.    Sempre lorsignori ci vogliono fare le pulci con l’Isee mentre i consiglieri regionali e gli assessori prendono anche più di € 10.000 al mese.   In altre parole è una menzogna dire che l’Isee è uno strumento di equità sociale. Viceversa l’Isee è uno strumento per colpire chi si impegna di più per vivere con dignità.    Ed è perciò necessario ricordarsi che l’Isee è stato voluto dal primo Governo Prodi.    Soprattutto lo si dovrebbe tenere presente quando si ritiene che le elezioni siano uno strumento di democrazia.   Come se non bastasse, tanto per rinfrescare le idee su cosa significa fascistizzazione, nella proposta di “legge finanziaria regionale”, lorsignori vogliono dare la delega alla Giunta regionale affinché tutte le questioni più importanti relative all’Isee vengano decise nel chiuso di una stanza.  Se si vuole avere rispetto per la democrazia, questioni così delicate, e così strettamente connesse con la possibilità di esercitare in concreto i diritti fondamentali della persona, devono essere decise dalle assemblee, che, almeno in teoria, sono elette dal popolo, ovvero dal Consiglio Regionale.  Va anche ricordato che l’Italia ha ratificato la Convenzione Onu sui disabili che accoglie il “modello sociale” della disabilità, secondo cui la disabilità non è più un fatto privato del singolo, ma dipende da come la società si rapporta alle difficoltà di ogni individuo.  Vista la situazione di enormi difficoltà alle quali si trovano a dover far fronte le persone con handicap grave, e considerate le enormi ricchezze sperperate in Italia,chiediamo che nella “legge finanziaria regionale” vengano escluse dall’Isee tutte le prestazioni necessarie per compensare la disabilità grave.
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