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Il 3 aprile 2012 in una nostra manifestazione, distribuimmo questo volantino.

No alle discriminazioni contro i disabili

I consiglieri regionali devono essere al servizio dei cittadini e non della partitocrazia
 
  Purtroppo, le condizioni di vita delle persone che hanno davvero una grave disabilità sono radicalmente diverse da quelle diogni altra persona.  Infatti, men­tre la normativa sull’Isee attribuisce alla presenza di un disabile grave in casa lo stesso costo di un figlio in più, nella vita reale i costi di un handicap grave in famiglia ammontano almeno a quanto avere 10 figli, e tale condizione dura per tutta la vita.  È perciò allucinante che per una serie di necessità essenziali della vita la Regione eroghi i servizi ai disabili gravi solo dopo aver passato questi ultimi al vaglio dell’Isee, e magari chiedendo anche la compartecipazione alla spesa per il servizio.    La violazione degli articoli 2 e 3 della Costituzione, quindi dei valori fondamentali scaturiti dalla Resistenza, è palese e spudorata.
  Chiediamo che chi ha l’handicap grave venga esonerato per tutte le prestazioni dall’Isee e quindi dalla compartecipazione alla spesa.
 
  La Regione sperpera cifre spaventose per gli istituti e per grossi interessi dietro la sanità, ma vuol costringere i disabili gravi a sopravvivere al massimo con 4 ore al giorno di assistenza personale per la vita indipendente.  Insomma, la Regione vuol costringere chi ha un grave handicap ad alzarsi, mangiare, andare in bagno, pulire la casa e tornare a letto in 4 ore in tutto.  Se pensiamo a queste condizioni allucinanti di esistenza e se prendiamo la vita sul serio, sarebbe davvero meno disonesto da parte della partitocrazia uccidere i disabili gravi?
  Chiediamo almeno il raddoppio del tetto massimo mensile per la vita indipendente.
 
  La Regione nega l’assistenza personale ai disabili minorenni e la concede pochissimo agli anziani.  Questo vuol dire far diventare i disabili ancor più disabili e far morire i disabili anziani molto in anticipo.
  L’assistenza personale per chi ha un handicap grave deve essere garantita come diritto a tutte le età.
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  Per le ricche indennità per gli assistenti degli onorevoli, che camminano e possono scrivere benissimo da sé, non è richiesta la rendicontazione, e forse sarà richiesta al 50 %Per chi ha l’handicap grave, e non può scrivere e camminare da sé, la Regione vuole il 90% di rendicontazione per cifre che bastano poco cervello e poca onestà per capire che sono largamente insufficienti.
  Chiediamo che sia consentito rendicontare al 50 % i finanziamenti per la vita indipendente.
 
  Se si prende la vita sul serio, e si fa riferimento a chi ha veramente delle gravi disabilità, i costi e le difficoltà da superare sono così immensamente grandi che è allucinante che la Giunta Regionale Toscana abbia stabilito di dare meno servizi a chi ha l’handicap grave se prende qualche centinaia di euro in più al mese, oltretutto in violazione anche di leggi regionali.
  Chiediamo che, in caso di handicap grave, i servizi siano erogati in base alle reali necessità che scaturiscono dalla disabilità, senza tener conto dell’Isee.
 
  La convenzione ONU sui disabili e la Costituzione italiana stabiliscono che, come per tutte le persone, anche chi ha l’handicap grave non debba subire intromissioni e limitazioni per quanto riguarda le libertà e i valori personalissimi della vita privataDopo tante nostre proteste, la Regione Toscana è costretta a recepire la Vita Indipendente come prevista anche dalla convezione ONU sui disabili, ma poi cerca di svuotare il tutto dando enormi poteri a un organismo burocratico chiamato UVM.
  Come minimo, chiediamo che la Regione imponga alle UVM di prendere le decisioni riguardanti la vita indipendente di chi ha l’handicap grave alla presenza della persona interessata e mettendo a verbale tutte le esigenze manifestate da questa persona.
Associazione Vita Indipendente          via Vincenzo Monti, 18b    Scandicci    www.avitoscana.org - tel. 055256053
AssociazioneToscanaParaplegici      via Vittorio Emanuele II, 64    Firenze www.atponlus.org  - tel. 055486474