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Da vari mesi, a Firenze è in corso una polemica assai accesa. Nell'emanare il bando di gara per l'aumento delle licenze taxi, il comune di Firenze ha omesso di inserire il requisito dell'accessibilità delle vetture ai disabili in carrozzina. Il risultato di tale "dimenticanza" è che in tutta Firenze c'è un solo taxi accessibile, ma il servizio a chiamata è impossibile.

Essendo la mobilità una parte fondamentale della vita indipendente, si ritiene opportuno stabilire un collegamento con #voglioprendereiltaxi

 
Firenze, 22/3/2016
            Al Sig. PREFETTO di Firenze
 
Io sottoscritto XXXXXXXXXXXXXXX residente in XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX, in qualità di proprietario e abituale guidatore dell'auto XXXXXXXXXXXX targata XXXXXXX faccio ricorso alla S.V. contro l'allegata multa n. 164149//2015 fatta alle ore 22.19 del 28/11/2015 dal vigile urbano matricola n. XXX del Comune di Firenze in Piazza degli Strozzi fronte civico 5, allegato in copia. Il mio ricorso è dovuto ai seguenti motivi di legittimità e di merito:
 

Primo motivo: silenzio sul contrassegno disabili

Sono un c.d. handicappato con significative difficoltà di deambulazione e pertanto, ai sensi dell'art. 6 D.P.R. 384 del 1978, sono titolare del contrassegno celeste n. XXX rilasciatomi dal Comune di Firenze e allegato in copia.
Molte persone a Firenze sanno che tale contrassegno è permanentemente esposto sul parabrezza della mia auto. E l'Amministrazione comunale non può affatto supporre che io sia così imbecille da aver tolto il contrassegno dal parabrezza proprio in quella occasione.
Nell'occasione che ha dato luogo alla multa allegata tale contrassegno era regolarmente esposto all'interno del parabrezza dell'auto. Oltre alla considerazione logica di cui al capoverso precedente, c'è un testimone il Sig. XXXXXXXXXXXX XXXX XXXXXXXX XXXXXX XXXXXXXXXXXXXXX.
Pertanto, il fatto che nel verbale non si menzioni tale contrassegno è un grave difetto di motivazione.
 

Secondo motivo: sanzione accessoria

Nel verbale c'è scritto “Sanzione accessoria: rimozione/blocco del veicolo”. Il fatto che sia stato scritto questo conferma che non si tiene conto del fatto che nel parabrezza c'era il contrassegno disabili. Infatti questa sanzione accessoria non è consentita per le auto al servizio delle persone disabili.
Va poi rilevato il fatto che tale sanzione accessoria non è stata eseguita: perché? Quì ci sono due ipotesi. O chi ha fatto la contravvenzione è venuto meno ai suoi doveri, e allora non capisco perché non sono stati presi i dovuti provvedimenti nei confronti di questa persona. Oppure questa persona ha visto il contrassegno disabili e ne ha dedotto che non poteva eseguire la sanzione accessoria. Però, se ha visto il contrassegno disabili, perché non l'ha menzionato nel verbale della contravvenzione? Per pregiudicare le mie possibilità di ricorso? Evidentemente questo è ampiamente illegittimo ed è motivo sufficiente per annullare il verbale.
 

Terzo motivo: diritti fondamentali e disabilita

In quell'occasione mi ero recato ad una rassegna cinematografica, finanziata anche sia dalla Regione Toscana che dal Comune di Firenze, che si teneva nell'attiguo cinema Odeon. Non c'è alcun dubbio che è un mio diritto inviolabile, anche come “disabile”, poter frequentare tale rassegna.
E non c'è alcun dubbio che il Comune di Firenze non può sostenere una rassegna cinematografica nella quale non sia possibile l'accesso per i disabili.
Purtroppo per me, pur riuscendo a camminare con molte difficoltà, posso farlo soltanto per pochi metri.
In tal senso ci sono molte attestazioni mediche, sopratutto all'ospedale di XXXXXXXXXi in merito ai numerosi traumi cranici da me subiti nel cadere camminando e si sottolinea che dal trauma cranico possono conseguire gravissime lesioni o la morte.
I sacrifici che io faccio nel camminare sono così evidenti che tante volte, nelle situazioni più diverse, persone a me sconosciute, mi fanno i complimenti per il fatto che io riesco a camminare e mi offrono il loro aiuto.
A volte il modo con cui queste persone mi offrono il loro aiuto è perfino commovente. Da un punto di vista giuridico, se non altro, è rilevante il fatto che l'art. 1 Cost. stabilisce che la sovranità appartiene al popolo. E questo è forse il motivo principale per cui chi ha fatto la contravvenzione in realtà è un/a dipendente delle persone comuni, e il loro pensiero non è indifferente e deve essere tenuto in considerazione.
Inoltre una volta, che non c'era nessun'altra possibilità di parcheggiare, misi la mia macchina nello spazio, in quel momento vuoto, al di là della strada, riservato alla polizia giudiziaria. All'uscita dal cinema trovai la catena chiusa. Proprio in quel momento passò casualmente una macchina dei carabinieri, che si fermò prontamente alla mia richiesta. Le mie difficoltà nel camminare sono così evidenti che i carabinieri non solo mi aprirono immediatamente la catena, ma mi vollero aiutare a salire in macchina e a mettere il mio deambulatore nell'auto. E gli stessi carabinieri mi dissero che il problema non ero certo io, ma sono i numerosissimi abusi che anche loro vedono quotidianamente
Quindi, anche da questo punto di vista, non c'è alcuna ombra di dubbio che è mio diritto fondamentale poter parcheggiare vicinissimo a tale cinema.