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  Il 20 marzo a Firenze, in piazza del Duomo, davanti alla Presidenza della Regione Toscana, eravamo davvero in tante persone, soprattutto disabili gravi, provenienti da tutta la Toscana.  C’erano numerose associazioni di disabili da tutta la regione.  È stato davvero importante che fossimo così tante persone.  Per quanto è dato di ricordare era la prima volta in Italia e una delle poche volte in Europa che così tanti/e disabili gravi scendevamo in piazza per rivendicare il nostro diritto fondamentale ad autodeterminare in concreto la nostra vita.

  L’Assessora regionale al Sociale ha cercato di “comprarci” con del fumo, proponendoci un vago e offensivo percorso insieme.  Non siamo così stupidi.  Abbiamo preteso di incontrare il Presidente Giani.

  Dopo circa 2 ore, Giani è sceso e ci ha detto immediatamente e inequivocabilmente sì alla nostra prima richiesta: nella delibera di Giunta n. 1577/23 viene rimessa “vita indipendente” al posto di vita autonoma e domiciliarità.

  A seguito della nostra pressante richiesta, il Presidente Giani si è dichiarato disponibile a incontrare una nostra delegazione il successivo giovedì 28 marzo 2024 alle 18:00.

  Giovedì 28 all’incontro c’era anche l'Assessora al sociale Spinelli.  Come nel precedente, il Presidente Giani è arrivato con un’ora di ritardo.  Ha letto personalmente e ha fatto consegnare a tutti i presenti copia del testo definitivo – che ripristina la dicitura "Vita Indipendente" – della nuova delibera pronta per essere portata in Giunta.  Erano oltre le ore 19 (per via del ritardo del Presidente) per cui Giani avrebbe potuto liquidare tutti brevemente; invece ci ha chiesto perché non ci va bene vita autonoma, ci ha lasciato tutto il tempo per spiegarlo e non ha sollevato obiezioni.

  Poi siamo passati all'enorme vergogna che l’importo del finanziamento nominale regionale pro capite per l’assistenza personale per la vita indipendente è fermo al 2004, e quindi in termini reali si è ridotto del 50%.  Anche qui non ci ha liquidato in due parole dicendoci che non ci sono risorse.  Viceversa, sebbene fossero già le 19:30, il Presidente Giani ci ha dato ampio margine di tempo per spiegare le nostre ragioni.

  Il Presidente è stato attento a non dirci un no definitivo.  A fronte delle nostre pressioni, si è impegnato esplicitamente a studiare le possibilità esistenti per finanziare la vita indipendente, ipotizzando alcune vie da percorrere, ma rimanendo però nel vago.  E senza nulla di immediatamente concreto per i nostri diritti fondamentali ridotti di parecchio.

  Gli abbiamo presentato una nostra proposta di legge regionale sull’assistenza personale per la vita indipendente.  Il Presidente Giani si è impegnato a esaminarla.

  Si è impegnato a reincontrarci fra 20 giorni.

 

  Riepilogando:

1)    per poter incontrare il Presidente Giani, lo scorso 6 dicembre, in una fredda mattinata, noi disabili gravi da tutta la Toscana ci toccò andare a protestare in piazza del Duomo a Firenze, davanti alla Presidenza della Regione, prendere un sacco di freddo (fermi in carrozzina è molto più dura), superare molte difficoltà pratiche e spendere tanto di assistenza personale. Il Presidente Giani ci fece avere un appuntamento per il 22 dicembre;

2)    Nel frattempo l'Assessora al sociale Spinelli tentò di farci tornare indietro di mezzo secolo rimettendo in una delibera di Giunta la vita autonoma al posto della vita indipendente;

3)    il 22 dicembre l’incontro con Giani non servì a nulla (a noi costò pagare l’assistenza personale e superare varie difficoltà);

4)    ci promise un altro incontro entro metà gennaio, che non c’è stato;

5)    abbiamo scritto più volte e telefonato per sollecitare l’incontro promesso: neanche una sillaba di risposta;

6)    il 20 marzo in tanti, di numerose associazioni da tutta la Toscana, siamo tornati davanti alla Presidenza della Regione:

a)    l’Assessora Spinelli ha fallito nel cercare di farci assopire con un pugno di fumo;

b)    abbiamo fatto uscire il Presidente Giani:

i.       ci ha riconosciuto subito il nostro diritto alla vita indipendente

ii.      ci ha fissato un altro incontro con lui per il 28 marzo;

7)    il 28 marzo:

a)    il Presidente Giani ha ribadito che RIMANE LA VITA INDIPENDENTE. Vuol dire che siamo riusciti, per ora, a sventare un attacco gravissimo e premeditato ai nostri diritti fondamentali;

b)    il Presidente Giani ci ha ascoltato in dettaglio sulle reali difficoltà che incontriamo per vivere. Sarebbe un fatto davvero importante da parte del Presidente di una Regione;

c)     il Presidente Giani ci ha fatto promesse più numerose e più specifiche che in passato;

d)    però sono solo promesse: finora le promesse fatte dal Presidente Giani sulla vita indipendente non sono state mai mantenute.

  E DI PROMESSE, O DI SPERANZA, SI MUORE, se non si tratta di semine a rapida crescita.

 

                               Associazione Vita Indipendente ONLUS ETS APS