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di Raffaello Belli

 

  È uscito da poco il libro di Luca Pampaloni, Lottare per vivere, Edizioni ETS, 2023, € 18.  In sintesi si potrebbe dire intelligenza, lingua senza peli e dignità.

  Per chi non ha la fortuna di conoscerlo, Luca è un cd. “disabile grave”: fra l’altro può usare il computer soltanto con i piedi, e con la relativa fatica-lentezza, insomma un libro fisicamente scritto anche con i piedi (di Luca).  Inoltre, con le difficoltà di linguaggio di Luca, chissà quanta fatica per la parte di libro che ha dettato all’assistente personale.

  La prefazione va letta con cautela sia per qualche rilevante errore e sia per la generale leggerezza da predicatore catto-comunista estranea alla serietà e profondità del volume di Luca.

  Il telaio del libro è un’autobiografia.

  Firenze, grazie a Adriano Milani Comparetti, è stata all’avanguardia su questo Pianeta per l’inserimento dei bambini spastici nelle scuole normali.  Luca racconta la sua esperienza diretta e viva dall’uscita dal centro di riabilitazione alla laurea.  Ed è fondamentale il racconto del rapporto con i suoi compagni di scuola e di università.  Leggendo con attenzione: è così che si sovverte alla radice il pregiudizio verso i cosiddetti disabili.  Ed è così che su questo l’Italia, secondo me, ha superato il Nord-Europa.  Bellissima e commovente la mezza pagina che Luca ha dedicato alla sua compagna di università Sabrina Sganga.

  Molto interessante e acuta l'analisi che viene fatta dell'opera del Professor Adriano Milani Comparetti, grande uomo, di sicuro non meno del fratello don Lorenzo.  Molto seriamente si può dire che Adriano ha illuminato la vita di tanti bambini spastici di questo Pianeta.  C’è troppo terribile silenzio sulla sua memoria, dovuto almeno al fatto che era un “Professore scomodo”.  È nostro dovere agire affinché la voce distrugga questo silenzio, Luca lo sa e lo fa con l’eleganza dell’intelligenza.  Adriano e Lorenzo: due grandi fratelli.

  Poi Luca si chiede perché deve lottare contro tutte queste difficoltà per vivere, e allora guarda con intelligenza a ciò che gira intorno alla disabilità e mostra un po’ di quello che c’è sotto la coperta.  Sono molto interessanti il coraggio e la lucidità con cui è stata approfondita e sviscerata la vita vera dei cd. disabili gravi in Toscana in riferimento ai principi fondanti della Costituzione.

  Su questo Pianeta si sta affermando la convinzione che la “vita indipendente” (ovvero l’autodeterminazione) è il tema centrale nel campo della disabilità. Grazie alla semina fatta da Adriano Milani Comparetti (non per farne qui un’agiografia, ma per il dovuto rispetto per l’uomo), in Italia i primi passi in tema di vita indipendente dei disabili sono stati fatti proprio a Firenze.  Nel libro Luca descrive l‘aver vissuto tutto lo sviluppo della vita indipendente in Toscana e in Italia, tacendo solo, per intelligente modestia, che lui è arrivato ad un ruolo di primo piano per la vita indipendente dei cd. disabili in Toscana, e, di riflesso, in Italia.

  Luca capisce benissimo che, se è costretto a subire molte ingiustizie, questo dipende dal fatto che viviamo in società profondamente ingiuste.  Mi ha impressionato la chiarezza, la lucidità, l'assenza di peli sulla lingua, il coraggio e l'onestà intellettuale con cui ha sintetizzato alcune questioni centrali della storia d'Italia e di questo Pianeta nell'ultimo mezzo secolo e oltre.

  Nel libro c'è anche una limpida presa di posizione atea contro l'eutanasia (o comunque la si vuol chiamare).

  E mi ha colpito l'eleganza con cui è stato fatto cenno al tema, anche per chi ha talune difficoltà, dell'Amore completo e vero.  Il che è cosa ben diversa dall'amore asessuato e falso predicato da chi si rifà alle Chiese.  Ed è altrettanto diverso da chi predica la mera sessualità per l'animale-disabile.

  Sebbene conosca Luca da decenni, mi ha colpito molto la cultura che emerge da tutto il volume e che esplode in una ricchissima bibliografia, sitografia e filmografia finali.  Con realismo mi chiedo: senza alcun uso delle mani e altre notevoli difficoltà, chissà quanta fatica, quanta forza, quanto amore per la vita gli ci sarà voluto ad esaminare tutti quei testi che mostra di conoscere e di saper analizzare.